Berlino, 18 agosto 2007

purché non s’annodi in me la pena

e scorrano i fiumi

conati

ma che batta

purché batta ancora

come la coda di un cane

dorma il tuo corpo bambino alle fonti

assetati di lombrichi

il fango

ed erba a strappi

e umida alle caviglie

dedito ascolto del cuore di un orecchio sordo

perché sotterrato vivo un una nera foresta

batte ancora una muta preghiera

invoca in me

la meraviglia

sia